era il titolo di una canzoncina non particolarmente memorabile che una cantante altrettanto poco memorabile portò a Sanremo nel lontano 1981 (e qui i coetanei e oltre possono intuire la mia età).
Ma è anche il pensiero che viene in mente a me, mentre mi accingo a intraprendere questo viaggio nella blogosfera. Viaggio che mi vede in giro già da qualche anno, ma sempre nel ruolo passivo della lettrice/analista, visto che per lavoro leggo blog di tutti i tipi ogni giorno, ma che da oggi vorrei diventasse anche percorso più personale.
Ho passato giorni (e pure parecchie sere) a leggere post molto interessanti ma anche post banalotti e inutili, scritti da autori che meriterebbero la pubblicazione cartacea, ma anche da tanti che meriterebbero la gogna davanti a una scuola elementare, colpiti a ripetizione da voluminosi vocabolari (tempo pochi anni, forse da Ipad contenenti relativa applicazione).
E alla fine alla domanda con cui ho iniziato il post mi sono risposta: perchè no?
Senza pretese di essere letta, ma giusto per sfogare la mia voglia di tenere memoria del mio presente, delle mie azioni e dei miei pensieri.
Lo so che potrei tenere un blog privato, ma non mi va di precludermi la (remota) possibilità di condivisione delle cose di cui sopra con qualche navigante del mare internettaro.
Caspita, mi sono già annoiata da sola, e non ho neanche spiegato il perchè del nome che ho dato al mio blog!
Se la mia pigrizia atavica me lo permetterà, potrei anche farlo nei prossimi giorni. Oppure, forse tra mesi e mesi ripasserò di qui (dopo essermi fatta mandare la password, che avrò ovviamente dimetnicato) e mi renderò conto che non ho tempo e energie per aggiornare il blog (che nessuno nel frattempo avrà visitato) . Mi verrà un po' di sconforto per un progetto nato e morto per mancanza di attenzioni poco dopo, mi darò della cazzona per i miei soliti entusiasmi a cerino...e camperò benissimo lo stesso segnandomi le cose sulla Molesquine. Chi vivrà vedrà
ciao!
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