martedì 18 giugno 2013

MB40 Milanese Bastardo quarantenne e pubblicità ingannevole

Qualche sera fa mi chiama una mia cara amica, quella che conosco da più tempo, con la quale ho condiviso adolescenza, maternità e ora anche le beghe della maturità, o meglio, dell'invecchiamento ché io seguo Guccini alla lettera e ci metto scienza e costanza per invecchiare senza maturità

Lei è  mooooolto in gamba, simpatica, colta, imprenditrice e pure carina
No, non è sviolinata dovuta solo al fatto che tengo proprio tanto a lei, sono i fatti

Ha voglia di parlare, mi racconta della sua ultima storia e dopo 3 minuti io vorrei abbassare la cornetta. Inciso per le giovani all'ascolto: sui vecchi telefoni della Sip (ora Telecom) a fine telefonata si appoggiava la cornetta (ricevitore) sulla base fissa dell'apparecchio

Mi viene il classico fottone: ma com'è che una donzella moooolto in gamba etc etc si ritrova a incontrare soggetti atroci, che sarebbero in un mondo normale  indegni di qualsiasi attenzione e, invece, nel mondo sballato milanese ne ricevono immeritatamente troppe??

Un quarantenne bruttino che probabilmente è stato gentile e timido in passato,  fino a quando si è accorto di essere merce rara e ha cominciato a tirarsela e a permettersi atteggiamenti meritevoli di censura o, meglio, gogna pubblica

Perché merce rara? Parafrasando Marx (alziamo un po' il tono di questo post evidentemente becero):
Uno spettro si aggira per Milano: lo spettro del quarantenne single

Ho amiche single di ritorno e altre che lo sono per scelta, entrambe le tipologie finiscono per incappare nel MB40 (Milanese Bastardo 40enne) e uscirne distrutte, soprattutto le prime, meno avvezze al genere e che, in fondo, hanno ancora la romantica speranza dell'happy ending

Il MB40 può essere scapolone impenitente, separato/divorziato o semplicemente marito traditore. In tutti e tre i casi sa che per la legge della domanda e dell'offerta può permettersi di fare lui il prezzo. Quindi decide tempi, metodi, luoghi della storia senza alcun bisogno di condividere in anticipo (e manco durante e ancor meno dopo) le proprie decisioni alle partners di turno e uso volutamente  il plurale perché in genere più donzelle  condividono ignare lo stesso MB40

Il problema non è  che il soggetto in questione voglia divertirsi , né tanto meno le motivazioni che lo portano a preferire il mordi e fuggi (o il mordi e rimordi quando ti torna fame) rispetto alla monogamia di lungo periodo o solo al tentativo di praticarla

Il problema è che mai e poi mai paleseranno le proprie intenzioni o mancate tali alle fanciulle che avranno la malasorte di incontrarli. Per blandirle meglio, per timidezza, per pavidità, per pigrizia o chissà cos'altro, partono, spesso in quarta, come se si trattasse del normale inizio di una relazione, salvo poi fare retro front all'improvviso

Le singles avvezze al genere lo gestiscono alla meglio sapendo di non potersi illudere o, le più fortunelle, non desiderando neanche farlo.
Le singles di ritorno, le eterne romantiche, le ultime illuse ci cascano ripetutamente e ne escono con le ossa rotte ogni volta



Cari MB40, che dirvi??
Godetevi la vostra posizione dominante (e parlo di antichi rimasugli di studi economici, non di kamasutra), ma abbiate almeno la gentilezza di evitare la pubblicità ingannevole iniziale
Secondo me, un'onesta strategia comunicativa non vi ridurrà le possibilità di trovare mercato ma, anzi!, vi permetterà di segmentarlo al meglio portandovi a trovare le fanciulle che cercano ciò che offrite e nulla più, evitandovi così macumbe e e pubblicità negative dalle consumatrici insoddisfatte.

Ciao a tutti!



venerdì 22 febbraio 2013

Coming out: sono Ruzzle dipendente

Non riesco a far diventare non dico quotidiana, ma almeno continuativa, la mia attività di blogger. Ci penso spesso a cosa scrivere, ma poi mi sembra sia  tutta roba non abbastanza interessante, utile o anche solo  divertente. Così mi domando che senso abbia condividerla con i miei 3 lettori e finisce che investo il mio tempo libero in singolar tenzoni su Ruzzle   , nella visione di un numero ormai imbarazzante di serie tv su Sky, nella lettura di libri...

Oggi pomeriggio, incredibilmente!, non ho proprio nulla da fare.
Là fuori c'è un freddo artico che mi ha fatto passare la voglia di andarmene da sola al cinema  (attività sottovalutata, ma di grande soddisfazione), per lo stesso motivo non mi sembra il caso di andare a leggere su una panchina e neppure di passeggiare senza meta per Milano. Potrei andare in palestra, ma proprio questa settimana, dopo oltre due mesi di impenitente nullafacenza fisica, ci sono già andata ben due volte e ora ho dei dolori ovunque che pare mi abbiano bastonato con una clava su tutto il corpo per ore.
Quindi ho deciso che mi impegnerò nell'aggiornamento del mio blogghetto e, senza grandi pretese, mi limiterò a parlare proprio del giochino malefico di cui sopra, visto che di recente il bastardo  mi "impegna" alquanto.


Da ormai un mese quest'app maledetta mi ha trascinato in un gorgo di sfide all'ultima parola . Quando mi ero ormai  stufata di Parole Puzzle (versione più classica e meno social dello stesso gioco), ecco che scopro quest'alternativa e mi faccio irretire subito.
Mi ritrovo stesa sul divano ben oltre la mezzanotte a cercare di sfruttare le caselle rosse che triplicano il punteggio della parola o almeno quelle blu che lo duplicano, a incrociarmi gli occhi cercando di scoprire dove si annidino le parole più lunghe e a farmi sempre le stesse domande:
- perchè cagare non va bene, ma cacare sì?
- perchè non accetta peto e varie declinazioni del verbo petare? E invece accetta quelle del, per me inesistente, verbo tessare?
- cosa sono un'ostria, una natta, le bonne e tante altre parole che ormai uso regolarmente perché so esistere    per Ruzzle, sebbene non siano mai comparse nella mia vita?
- perchè tanti giocatori barano palesemente usando i tanti cheater disponibili on line? Non si vince niente, manco la gloria, se poi questa è pure farlocca, che gusto c'è??
-cosa sono i limoni? Ho raggiunto un achievement per il quale avrei vinto 20 partite contro di loro
- perchè se gioco con i miei amici, tutta gente in gamba, scolarizzata, pimpante etc etc, vinco spessissimo e con gli avversari a caso, invece,  molto, ma molto meno?
-perchè il mio nome completo deve apparire sulle pagine Facebook di sconosciuti che giocano con me quando io ho settato la privacy in modo da evitare qualsiasi notifica sul social?
-il signor Ruzzle conosceva per caso la mia amata nonnetta e da lei ha appreso la parola Bodino??

Se tra voi c'è qualche Ruzzle dipendente, faccia coming out  e, a sua scelta, mi sfidi (nick: meryriccia) e/o mi dia qualche risposta ai quesiti sostanziali appena espressi


Ciao a tutti
marina






giovedì 3 gennaio 2013

Bilancio 2012 e un figlio tutto nuovo!

Passati gli ormai, purtroppo, canonici due mesi di sospensione, ritorno sul mio blogghetto per salutare mia cugina, i miei tre lettori abituali e i clienti insoddisfatti di Groupon che finiscono sul mio sito per leggere la mia odissea di due anni fa con l'azienda.

E' finito un anno complicato e avvincente. Ho vissuto momenti di incertezza, timore e noia (non tutti insieme!), ma anche molti altri di serenità, gioia e appagamento (questi, a volte, anche contemporaneamente).

Ho compiuto 40 anni e la cosa mi ha fatto paura. L'adolescente irrisolta che vive part time in me ha urlato la sua voglia di non rimanere confinata in un angolo, destinato per di più a ridursi col passare degli anni.
Ha sostenuto con veemenza il suo desiderio di sopravvivere e persino, ma che sfrontata!, di prendere il sopravvento sulla matura (??) signora (??) con la quale condivide lo spazio. E' stato un conflitto senza esclusione di colpi e non sono neanche sicura che si sia veramente concluso, forse le mie due anime hanno semplicemente trovato qualche escamotage che permette loro di convivere più o meno in pace.

L'estate è stato il periodo di massimo conflitto interiore, in cui la ragazzina pretendeva libertà e autonomia incompatibili con quelle gestibili da una quarantenne con due figli e un fidanzato di lunga data. Uomo comprensivo e disponibile, attento a dare un freno alle mie sbandate esistenziali e stoico nel sopportarle.
Devo ringraziare soprattutto la sua pazienza e la sua continua voglia di provocare in me riflessioni, di mettere in discussione me e noi, se sono alla fine riuscita a ritrovare il bandolo della matassa e accettare la mia "anima divisa in due", apprezzando il valore dell'ambivalenza, senza patirne solo gli effetti.

L'autunno è stato così  un momento di ricongiungimento per le due inquiline che, dopo aver imparato a gestire le loro beghe condominiali, si sono alleate per ottenere qualche cambiamento anche esteriore.

Il mio lavoro non stava più soddisfacendo né la giovane desiderosa di novità, né la vecchia interessata a un contesto professionale sereno e gratificante.

Al rientro dalle vacanze, ritrovarmi a gestire rapporti con un capo sopportato e poco stimato, sentendomi  sottovalutata e sfruttata, è stata dura. Tanto da farmi dire: BASTA!

Fortunatamente la mia collega e amica stava vivendo la mia stessa insofferenza, e questo disagio condiviso ci ha spronate  a dire insieme basta  e a scegliere di  creare qualcosa di nostro

Sono passati alcuni mesi di congetture, progetti, sogni. Ci siamo incontrate nei locali sui Navigli e, davanti a innumerevoli Spritz, abbiamo messo le basi della nostra creatura (e sparato una montagna di cazzate!)


Ho messo alla prova la mia timidezza, la mia difficoltà nel parlare di denaro e, peggio che mai, mercanteggiare. Ma io e la mia socia ci siamo fatte coraggio e abbiamo affrontato tutte le persone che per ragioni diverse dovevano essere informate del nostro progetto e dovevano sostenerlo o, almeno, assecondarlo.

Abbiamo già preso i primi schiaffoni confrontandoci con un ambiente che non è sempre improntato a "gentilezza e cortesia", qualità che cerco di insegnare ai miei figli e che vorrei fossero cifra dei rapporti umani

Il 20 12 2012 ha finalmente visto la luce LeM on WeB, ve ne riparlerò, intanto ecco il logo:
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Le sue mamme sono primipare di questo genere di parto, ma sono fiduciose e pronte a dannarsi per il loro primogenito!!

ciao
Tugnella