giovedì 29 dicembre 2011

Youtube makeup guru



Sì, lo so che mi sono impigrita e che da oltre un mese non mi dedico più al blog e che è troppo facile condividere contributi di altri..ma scoprire questo video mentre navigavo per lavoro mi ha dato dieci minuti di allegria e, dato che purtroppo di recente non c'è stata solo la pigrizia a bloccare la mia già scarsa vena creativa, me li sono proprio goduti.
L'inizio è splendido, il ripetuto inceppamento su assolutissimamente è imperdibile.
Carina questa ragazza quando candidamente ammette di non aver capito alcune domande e di essersi sentita spaesata perchè ha risposto"live" senza averle mai lette prima e quando fa il faccino confuso mettendosi il dito davanti alla bocca, per non parlare di quando canticchia "A Natale puoi essere pacchiana come non lo sei stata mai: evviva il pacchiano!!".
Valentina1338 (detta Cleo) mi ha ipnotizzata con la sua parlata un po' zeppolosa e i movimenti delle mani. E fortunatamente non sono un maschietto, o il decolletè in bella vista sarebbe stato ulteriore  elemento d'attrazione fatale.
Così mi sono ritrovata a vedere altri suoi video (mi hanno fatto sorridere non poco. Grazie Cleo!), ad esempio quello sui regali di Natale in cui ribadisce il suo amore per il pacchiano.

ps Per chi si fosse incuriosita e volesse mettersi alla prova sul questionario natalizio, lo trova qui

Ciao a tutti

venerdì 18 novembre 2011

Buon compleanno Mamma Part Time e un grazie al rimborso Groupon!

Il 14 novembre 2010 facevo nascere Mamma part time e nel mio primo post da blogger mi interrogavo su cosa ne sarebbe stato a distanza di un anno.
Eccomi qui a tirare le somme su quest'esperienza.
  1.  Come temevo, ho avuto poco tempo e, tocca ammetterlo, spesso anche poca voglia di aggiornare il blog. Ma è andata meno peggio di quanto temessi. Innanzitutto eccomi ancora qui, quindi posso complimentarmi con me stessa per aver tenuto botta e non aver mostrato il mio solito "entusiasmo a cerino" di cui scrivevo allora.
  2. Ho invidiato e stimato (e continuo a farlo) le persone che trovano sempre nuovi argomenti da commentare, idee e storie da nuove da condividere. Ma anche quelle che raccontano amenità in maniera divertente o gli esperti di qualcosa che sanno rendere accessibili le materie che conoscono anche ai profani.
    Ma la qui presente tenutaria di blog (chè il mio blog è un po' un bordello e che definirmi blogger mi sembra strano):
  • non ha un'esistenza sufficientemente originale e movimentata per aver materiale di vita vissuta di cui scrivere quotidianamente
  • si rende conto di essere una scribacchina senza alcuna pretesa e di avere conoscenze tecniche web miserrime. Perciò anche se si mette d'impegno e cerca di scrivere nei limiti della decenza e di migliorare le sue scarsissime conoscenze di gestione del blog, ci mette anche due ore a scrivere un post. Purtroppo è così ...anche per questo ne scrive così pochi!
  • non è particolarmente esperta di un tubazzo. Per motivi professionali e di passione personale ha acquisito qualche esperienza libresca e internettara..ma nulla a che vedere con i veri conoscitori di libri e del web.
  • infine non ha intenzione di tediare nessuno con le sue storie familiari, fortunatamente tanto normali. Sarà che gliene frega poco di sapere della cosa spassosa detta dal pargolo di una sconosciuta o dei progressi/problemi del suddetto, quindi non le viene proprio in mente di scrivere post sulle cose dette o fatte dai Tugnelli, salvo quando le sembra possano avere minimo interesse anche per chi non è loro padre, zio, nonno...
      3. Mi sto divertendo, per questo vado avanti, e ho tratto anche qualche soddisfazione personale da questa esperienza: il mio blog mi obbliga ad allenare e spero a migliorare le mie abilità di scribacchina/geek e mi permette di tener memoria di quanto mi accade e di condividerlo con altri.
     4. Ho fatto bene a battezzare il mio blog Mamma Part time visto continuo a sentirmi tale e che proprio per questo anche la mia creatura web non potrebbe mai essere un vero mummyblog. Tra l'altro la scelta di dedicare ben 4 post alla mia esperienza con Groupon e di scriverne anche in siti altrui, ha fatto sì che la stragrande maggioranza dei lettori passasse di qui grazie a ricerche su quest'azienda.
Concludo con un momento da orgogliona. Se cercate con Google rimborso e Groupon insieme, sapete da qualche tempo qual è il primo risultato non sponsorizzato????


Ebbene sì: uno dei 4 post dedicati a Groupon (a chi interessa tutta l'avventura, può dilettarsi anche con questo, questo e quello conclusivo).
 Ammetto che la cosa mi stupisca e mi faccia piacere. E non si tratta solo dello stare in vetta a una classifica, cosa che già di suo è  indiscutibilmente apprezzabile, ma è per me piacevole soprattutto l'idea che questo blog abbia infine trovato il modo di avere qualche utilità non solo per me stessa.

Ciao a tutti

lunedì 31 ottobre 2011

Bambini e regole (con sane eccezioni)

Visto che il blog si chiama Mamma part time, sarà anche il caso che ogni tanto io scriva qualche post su  maternità e pargolanza.
Eccone uno:


credit










Da piccola i parenti mi chiamavano "la Tetesca" perchè erano convinti che io fossi dotata di precisione e durezza teutonici. Non avevano tutti i torti: ero una bimba meticolosa a scuola e nella vita, collezionavo di tutto, archiviavo, amavo parole crociate e puzzle, ero diligente e odiavo il caos. In più ero (lo sono ancora!) timida e mi nascondevo dietro una facciata spigolosa per "resistere agli urti della vita".
Crescendo sono diventata più cazzara e meno precisina. L'arrivo dei Tugnelli ha poi pesantemente inciso sul mio ordine casalingo e pure su quello personale.
Dopo poco io e il mio compagno ci siamo facilmente resi conto che sperare di regolare totalmente dei bambini è mission impossible e per altro pure inutile e rischiosa. Sai cheppalle avere figli inquadrati a nostra immagine e somiglianza? Poi comunque a certo punto si rivolterebbero con un sonoro "Ah Mà, Ah Pà..ma vaffa..!!" .
Quindi abbiamo individuato dei punti fermi, sui quali non transigere, concedendoci di sbracare su altri aspetti, per noi, meno importanti.
Per fortuna io e il padre dei Tugnelli ci siamo trovati in sintonia su come tirar su le belvette e la sua idea "Amore e paletti" si è fusa con la mia "Gentilezza e cortesia il mondo più bello che ci sia" per dar vita a un'impostazione comune che, salvo qualche ovvia eccezione, condividiamo.
Il che, tradotto in pratica, ha significato le seguenti linee d'azione:
- mai nel lettone, salvo miei addormentamenti ai tempi della poppata notturna e qualche notte NO
- routine piuttosto rigida nella quotidianità: lavaggi/cena/tv/lettura libro, il tutto entro le 21 circa. Lo schema salta fuori dalle mura domestiche e durante le vacanze.
- sempre perfavore e grazie
tv solo dopocena con programmi scelti tra quelli preregistati con MySky (santo subito)
-tutte le coccole del mondo, ma quando si deve fare una cosa (lavarsi, uscire, vestirsi..) dopo l'ennesimo richiamo scatta la procedura coatta (ti lavo, ti vesto etc io, ma di potenza!)
-papà e mamma sono intercambiabili. La tendenza è pretendere per prima cosa la mia attenzione. Ma grazie a un superbabbo disponibile e al mio essere mamma part time, i tugnelli hanno ormai capito che non c'è solo la mamma! Pannolini, pappe, addormentamenti etc etc ce li siamo sempre smazzati  tutti e due. Non equamente per i primi anni, perchè durante il giorno a casa c'ero io. Ma il babbo poi recuperava:  la sera, le notti e nei we e non si è mai tirato indietro.

In linea di massima la nostra idea è che non decidano solo loro.
Siamo consci del fatto che la nostra vita personale e di coppia sia per fortuna e per forza di cose cambiata, ma non del tutto. Quindi possiamo uscire la sera, regalarci we solo nostri, non dar per scontato che si debba essere sempre interrotti mentre si chiacchiera, ascoltare in macchina anche musica non bimbesca (ormai sono abituati alla radio e ai miei cantautori) e altre cose così.
In definitiva potrei riassumere con "decidete quasi sempre voi, ma esistiamo anche noi", nonchè "scegliamo pensando a voi, ma non deve diventare un massacro per noi".
Ovvero proviamo a soddisfare i loro desideri, ma non siamo disposti a sostenere costi esorbitanti in termini di fatica, tempo, soldi.
Esempi ce ne sarebbero a bizzeffe.
Tipo: Certo che ti faccio regalino..ma non passo il pomeriggio a girare per negozi per cercare il modello xxxx del Beyblade. Certo che ti compro la merenda, ma se nel bar in cui siamo entrati non c'è la brioche al cioccolato con pezzettini tondi, non esco e rientro in altri 3 bar finchè la troviamo. Certo che puoi vestirti tutto di rosso, ma non asciugo col phon la canottiera di Ben Ten  perchè vuoi proprio quella. Etc, etc, etc , etc all'infinito.

Questo in linea di massima. Poi capita che il Tugnello sia stanco e in piena crisi di pianto e la mamma tetesca finisca per dargli un cioccolatino poco prima di cena. Che la Tugnella sia nervosa ed io acconsenta ad evitarle la doccia. Ma ogni volta, la parola d'ordine è ECCEZIONE.

Prima di diventare genitori, eravamo convinti che non avremmo mai ceduto alla logica del compromesso. Chi conosce i bambini, sa che è impossibile! E, d'altronde, anche noi grandi il più delle volte facciamo o non facciamo le cose per nostro tornaconto personale.
Naturalmente questo non significa che i Tugnelli siano abituati a fare le cose solo in vista di qualcosa in cambio, ma certamente vengono blanditi e gratificati in abbondanza! Questo anche per tranquillizzare qualche lettrice timorosa di un regime troppo duro. Macchè!!

ps Per la cronaca ho amiche che mi considerano un'inflessibile e altre che mi danno della "troppobuonachedevesemprespiegaretuttoaifigli". Chissà magari vuol dire che sono più o meno a metà strada tra la versione signorina Rottenmeier (vedi sopra) e la versione "genitori di Salina" di Morettiana memoria (vedi sotto).
Forse non sarebbe malaccio!!!
Ciao a tutti

giovedì 27 ottobre 2011

La partita di Stefano Ferrio. Libro per amanti del calcio e/o dei bei romanzi

More about La partita

Ero appena entrata nella Biblioteca  comunale vicino a Porta Venezia  con la Tugnella e, mentre lei raggiungeva di corsa il reparto bimbi, mi sono fermata un secondo davanti a una colonna con alcuni libri esposti. La copertina che vedete qui sopra  ha attirato la mia attenzione e dopo veloce lettura dei risvolti del libro, ho deciso di prenderlo... ed è stata scelta casuale rivelatasi felicissima!
Lettura epica, commovente e pure divertente.
Che non si facciano spaventare dal titolo e dal contenuto in buona parte calcistico le gentili donzelle. Sì, è anche un libro sul calcio, però raccontato in maniera romantica e appassionata e anche se non capite nulla di fuorigioco, rimesse laterali e mediani di spinta, potrete comunque amarlo.
Anch'io, che non sono una tifosa scatenata e guardo giusto qualche derby, le finali di coppa se gioca il Milan e le partite decisive della Nazionale, mi sono ritrovata su Youtube a cercare i gol così bene descritti da Ferrio (ad esempio quelli di Italia-Germania 4-3 -Messico 1970).
E poi il calcio è un escamotage per parlare di amicizia, di relazioni, di scelte, di rimpianti e di sogni, dell'Italia di 33 anni fa e di quella di oggi.
Un libro che mi sono immaginata già film e nel farlo mi è venuto immediato pensare a Salvatores alla regia, perchè il tema delle amicizia maschili con spunti calcistici ricorda un po'  Marrakesh Express. Ho immaginato Bentivoglio invecchiato con lo sguardo acquoso che interpreta l'ingegnere depresso, Abatantuono nei panni dell'imprenditore leghista, Giuseppe Cederna l'ex terrorista romantico, Gigio Alberti il tossico innamorato. Ma ci sarebbe posto per tanti altri e probabilmente sarebbero tutti contenti di aver l'occasione di interpretare i tanti personaggi straordinari di questo libro.

"Era un'Inghilterra della provincia veneta, ma non per questo meno Inghilterra di quella vera. Una squadra di ventenni i cui tratti si stagliavano imperiosi, tendenzialmente idealisti, un po' prevedibili. Molto inglesi. Fisici, sanguigni, e con stille di genio. Giocatori a volte belli da vedere, ma più spesso brutti. E temprati dalle sconfitte"

"E' esattamente questo il senso della sfida che siamo chiamati a giocarci. Se lo faremo dedicando ogni stilla del nostro sudore non a mille noti campioni ma a un gioco reso immortale da milioni di giocatori sconosciuti, vinceremo. Nel nome degli infiniti e oscuri portieri che pregano, terzini che picchiano, mediani che sanguinano, laterali che inciampano, centrocampisti che annaspano e attaccanti che non sanno mai come diavolo girarsi verso quella stramaledetta porta. I nostri compagni, in campo e nella vita. Quelli a cui si deve la misteriosa, stupenda e democratica bellezza del Calcio"
Ciao a tutti!
Ps Anche quest'anno sto partecipando alla sfida Lettori extralarge di Anobii.  A proposito, potete andarvi a leggere altre recensioni più complete e precise della mia e vedrete che vi convincerete a leggere questo libro!

Comunque, tornando alla sfida, ho appena rilanciato a 75 libri, dal momento che grazie a un'estate di intense letture avevo raggiunto l'obiettivo iniziale di 65. Questo per dire che avrei parecchi tomi da recensire e, per fortuna!, solo pochi di questi meriterebbero pesante stroncatura.
Il tempo e la voglia sono sempre scarsi, ma prometto (in particolare a mia cugggina mia cugggina, una delle poche lettrici continuative del mio blogghetto) che presto o tardi provvederò a scrivere qualche recensione, magari cumulativa.

domenica 23 ottobre 2011

Beauty routine - Segnali di vecchiaia 2.

Seguito di Segnali di vecchiaia 1

Mi sento un po' come la "reginella del castello bello bello" dei giochi in cortile della mia infanzia e sento dietro le mie spalle i 40 che si avvicinano. Io provo a chieder loro di farlo a passo di formica o, meglio ancora!, di gambero, ma non c'è niente da fare...mi fiatano ormai sul collo!!
Per quanto mi costringa a frequentare più o meno regolarmente una palestra, ad evitare incontinenze alimentari e in genere a prendermi almeno un po' cura della mia carcassa, mi accorgo che contenere il mio incipiente sfascio fisico (su quello mentale mi riservo di scrivere il post Segnali di vecchiaia 3 più avanti) non è per nulla facile!
Uno dei più evidenti indizi del mio invecchiamento è in bella vista nel bagno: gli spalmini!!
Così li chiama il mio compagno, sempre più sorpreso (e pure un po' scocciato, quando invado il suo lato) della loro quantità e del loro tasso di crescita negli anni.
Quasi 20 anni fa mi veniva a trovare nel mio monolocale di studentessa fuori sede e nel mio microscopico bagnetto trovava dentifricio, bagnoschiuma, shampoo+balsamo+detergente intimo+deodorante e pochette con trucco essenziale (matita nera, mascara, crema colorata/terra+ lucidalabbra+struccante unico). Prima dell'estate un ottimistico anti cellulite, durante e dopo un doposole.
Tutto qui! "A raccontarlo oggi, non sembra neanche vero", come cantava De Gregori nella splendida e misconosciuta Caterina.

Ora ho un bagno  decisamente più spazioso e meno male!, altrimenti dove potrei tenere tenere la miriade di prodotti che negli anni si sono via via accumulati e fanno ora bella mostra di sè sul lavandino, se usati quotidianamente o, se per uso saltuario, stanno  stipati in  2 cassettoni e 2 cestini??
Mi è venuto lo sfruzzolo di fare un inventario sommario e sfrucugliando ho scoperto di avere gli stessi prodotti dei miei 20 anni e in più:

-crema idratante corpo
-crema antimacchie viso
-crema antirughe giorno
-crema antirughe notte
-roll on anti occhiaie giorno
-crema contorno occhi
-quantità imprecisata di prodotti per domare la mia chioma selvaggia (shampoo ristrutturante, balsamo districante, crema disciplinante, balsamo senza risciacquo modellante, siero lucidante contro doppie punte...da notare la fantasia aggettivante dei produttori!!)
-struccante occhi
-latte detergente
-tonico
-scrub viso
-scrub corpo
-maschera viso
-crema mani
-crema piedi
-prodotti solari (stick protezione totale, crema corpo protezione 30, crema viso protezione 50)
-olio per il corpo
-crema tonificante seno
-stick "emergenza brufolo"
Facendo due conti, ho quasi triplicato la dotazione di prodotti!

Ma ben peggio accade contando i cosmetici. Sull'ampiezza della mia trousse incide non solo l'età (con conseguente maggior esigenza di camuffo di piccoli e grandi difetti) ma anche il lavoro che faccio (sono una netclipper) che da qualche anno mi porta a monitorare la reputazione on line di alcune grandi case cosmetiche.
Il risultato è che leggendo articoli di blogger, guardando video su youtube con tutorial, haul e review, girovagando tra discussioni in forum dedicati alla bellezza...ho decisamente allargato la mia conoscenza del mondo beauty e la mia trousse e il mio portafoglio ne hanno fatto le spese!
Grazie ai suggerimenti delle appassionate beauty on line, sono passata al trucco minerale (grandioso: consiglio caldamente!!), ho scoperto case cosmetiche di cui non conoscevo l'esistenza che mi hanno stupito per rapporto qualità prezzo (Kiko, Essence, Elf ad esempio), siti vari di vendita di prodotti cosmetici e sono anche passata quasi totalmente al bio per la cura del corpo.
Fitocose 

La somma di nuovi bisogni e nuove conoscenze ha fatto sì che nella mia nuova (e molto più grande) trousse comparissero correttori, cipria, pennelli di fogge varie, blush, primer, ombretti di mille colori, diversi mascara, penna illuminante, rossetti rimpolpanti...quasi quasi prima o poi vi racconto la mia personalissima idea su  quali valga la pena avere e quali no.
Non sono diventata una precisina del trucco e mi mancherebbe comunque il tempo materiale per dedicarmi al restauro completo tutte le mattine, ma sicuramente ci dedico più dei 3 minuti esatti di 20 anni fa.
So bene che ci sono 14 enni che hanno scaffali pieni di trucchi e passano le ore davanti allo specchio ad aggiustarsi prima di uscire (anche solo per andare a scuola). Ma io, se avessi ancora la pelle omogenea e turgida di allora, uscirei struccata e mi darei giusto una spennellata di terra e una riga nera sugli occhi nelle occasioni speciali.
Invece mi sveglio con occhi ponfi e pelle disomogenea e accartocciata e non oso pensare di mostrarmi nature neanche al portinaio...figurarsi alle celodoriste (neologismo perfetto inventato da Chiara-Wonderland  di Machedavvero. Complimenti!!) che stazionano davanti alla scuola dei Tugnelli!
Maledetta vecchiaia!!

giovedì 29 settembre 2011

Il Codice delle Buone Pratiche dei Blogger

Anche se sono una blogger neofita e tutt'altro che professionista, o forse proprio per questo, trovo molto interessante l'iniziativa di Mommit.com con la quale un centinaio di volenterose "colleghe" hanno creato un codice di regolamentazione del sempre più vasto e poliedrico mondo del mummy-blogging. Aderisco volentieri perchè trovo utile "creare prassi virtuose per la rete", perchè apprezzo lo sforzo delle bloggers che si sono impegnate in quest'impresa e perchè citano come parole chiave il rispetto, la trasparenza e le buone maniere. Tutti concetti di cui sono strenua difenditrice. Ai miei figli cerco di passare il messaggio: "Cortesia e allegria: il mondo più bello che ci sia".
Forse è scontato, mieloso e old style, ma io ci credo veramente e mi piacerebbe tanto un mondo di sorrisi e gentilezza reciproca.
Laura Ingalls docet..alla faccia di Nellie Oleson

ADESIONE
Aderisco al Codice delle buone pratiche che ho contribuito a creare con la mia community su Mommit.com
Mi impegno a rispettare le Leggi vigenti in questo Paese, in particolar modo quelle applicabili alla Rete, con lo scopo di diffondere una cultura di valore su temi quali: il Diritto d’autore e le violazioni di copyright, il commercio elettronico e le indicazioni della Comunità Europea sulla pubblicità occulta.
Vi ringrazio per i vostri commenti, il vostro rispetto e il vostro passaggio: la vostra presenza e la vostra condivisione alimentano il mio blog e mi spingono a fare sempre meglio, garantendovi contenuti liberi, originali e rispettosi anche del vostro lavoro.
Mi impegno a curare questo blog con passione, dedizione e trasparenza, animandolo con puro spirito di condivisione, e per questo motivo vi chiedo di rispettare alcune semplici regole di pacifica convivenza:
1. Rispettate questo blog con commenti costruttivi: commenti inopportuni, offensivi o di natura diffamatoria possono essere cancellati senza preavviso, a mio insindacabile giudizio.
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- astenersi da pratiche di hardlinking (link diretto a file pdf o immagini) di PDF e immagini.
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Le informazioni contenute su questo blog hanno carattere esclusivamente informativo e di aggiornamento periodico e non hanno carattere medico o scientifico: non possono, per tanto, essere intese come espressione di un parere professionale o di una indicazione al fine di adottare decisioni.
In riferimento al Codice delle Buone Pratiche, questo blog si dichiara  ADV free


ps cercando un'immagine di Melissa Gilbert, protagonista della serie di cui sopra, mi sono imbattuta in queste foto e ammetto di esserci rimasta un po' male: la timida e impacciata bimbetta è ora la tipica quarantenne con tetta rifatta  secondo stereotipo hollywoodiano. Tristezza!
Credit
Ciao a tutti!

martedì 27 settembre 2011

Social Media Week e Mums Up



Con il mio tipico tempismo, eccomi qui a raccontare della mia partecipazione alla Social Media Week, svoltasi (anche) a Milano dal 19 al 23 settembre.
Sono riuscita a partecipare a due eventi:
1) Social Media Marketing & Digital Reputation Management: come la Rete può avere impatti positivi e tangibili sui risultati di business e creare concreto valore per l’Azienda
2) Le mamme i bambini e la rete

Commenti sintetici:
1) Intervento di Andy Cavallini, che ha raccontato  brevemente e semplicemente (pure troppo, forse) come si sia modificato il rapporto tra i consumatori e il web e come le aziende dovrebbero agire per sfruttare al meglio le molteplici opportunità che la rete offre loro.
Sul suo sito Gaia.matrix è possibile rivedere le slides di Cavallini e farsi così un'idea della sua presentazione. Io credo che avrebbe potuto, data la platea composta da un pubblico certo non a digiuno dei temi trattati, approfondire maggiormente e corredare la disamina con un consistente numero di esempi pratici.
2) Panel triplo dedicato al rapporto tra  le mamme e Internet, organizzato dall'agenzia di internet PR Hagakure e presentato (con scioltezza, competenza  e  simpatia) dall'amministratore/cofondatore della medesima: Marco Massarotto. Purtroppo ho potuto seguire solo le prime due parti: quella dedicata alla sicurezza in rete dei minori e quella sul ruolo delle mummy-blogger.
Parlare di rischi del web con i giovanissimi naviganti fa paura (alle mamme in particolare), ma è fondamentale farlo con loro e, come ribadiscono diversi partecipanti, è decisivo farlo appena possibile, senza farsi trovare ad affrontare il problema quando è ormai troppo tardi. Parole chiave: dialogo, tempestività, trasparenza, esempio, educazione tecnologica (di genitori e figli), collaborazione genitori-scuole-aziende (presenti i rappresentanti di Microsoft e di Telecom)
Il Secondo panel su "Mamme, rete e marketing" ha visto partecipare Chiara di Machedavvero, Jolanda di Fattoremamma (e di Filastrocche), Barbara Sgarzi (Blimunda) e la digital marketing manager di Danone  che si sono confrontate sul rapporto tra bloggers e aziende.
Anche questa seconda parte è stata molto interessante grazie alle bloggers coinvolte: tutte  preparate, intelligenti e piacevoli da ascoltare.
Vi evito il resoconto dettagliato di quanto detto ma, se vi interessa, ecco il link per vedere lo streaming ( di tutti e tre i panel).

Ultima segnalazione: Jolanda e Chiara hanno progettato insieme e appena messo on line MUMS UP, un'iniziativa molto utile per le mamme, soprattutto quelle alle prime armi che si trovano ad affrontare una moltitudine di acquisti e magari non sanno come scegliere tra la miriade di prodotti per la prima infanzia disponibili sul mercato.
Su questo sito è possibile trovare, diviso per aree di utilizzo e per fasce d'età, tutto quello che può servire alla neomamma e al suo pargolo, corredato da tante (e sono solo all'inizio!) recensioni spontanee delle utenti.
Bella idea!!

Ci fosse stata 6 anni fa, avrei evitato di perdere   parecchio tempo per leggere innumerevoli post in innumerevoli forum dedicati alla gravidanza e alla maternità alla ricerca di consigli su passeggino, marsupio e altro e, probabilmente, avrei anche evitato diversi "incauti acquisti"!
Ciao a tutti!

venerdì 16 settembre 2011

Offerte Groupon: rimborso sì...e questa volta velocissimo!

Ebbene sì: ancora un post su Groupon!
Ben il 4°! (Per chi fosse interessato a tutta la storia, eccone le tappe:
Offerte Groupon: ai posteri l'ardua sentenza!
Offerte Groupon: ai posteri l'ardua sentenza. L'odissea continua!
Offerte Groupon: rimborso sì....ma che fatica!)
I motivi del mio "accanimento" sono due:
1) La maggioranza delle persone che passa di qui, ci arriva cercando su Google l'abbinata "Groupon and  rimborso" o attraverso i miei commenti sull'argomento lasciati qua e là in altri blog che hanno dedicato spazio al tema dei gruppi di acquisto e dei problemi che spesso insorgono con essi.
(Tra i tanti, ringrazio per l'ospitalità e vi segnalo, per leggere altre esperienze a tema, almeno  Generazione Internet e Roberto Iacono)
Quindi è evidente che c'è richiesta di informazioni sull'argomento, ma anche di  condivisione delle proprie esperienze,  soprattutto quando negative.

2) Proprio l'altroieri ho dovuto parzialmente ricredermi su alcune critiche mosse a Groupon nei miei precedenti post, quindi eccomi qui a rettificare e a ringraziare. Sono stata molto attiva nel lamentarmi e nel diffondere il mio malcontento in rete, ma sono prontissima a segnalare anche gli aspetti positivi della mia esperienza  con quest'azienda.

Purtroppo il punto 2 non significa un pieno apprezzamento dell'operato di Groupon. Persiste il malumore per un sistema basato sulla pratica del  "vendo a manetta e chissenefrega se molti di questi coupon non saranno esigibili perchè l'esercente non sarà mai in grado di soddisfare tutte le richieste dei clienti che gli si presenteranno davanti (telefonare a un negozio/hotel/risto per avere info è praticamente mission impossible, almeno nella settimana di pubblicazione dell'offerta).

Ma almeno sembrerebbe essere cambiato qualcosa nel customer care. Non parlo del numero verde, perchè stavolta, non ho avuto il fegato di tentare di prendere la linea e, comunque, vista la mia precedente esperienza, già sapevo che quello che ti dicono non per forza coincide con quello che fanno. Ho preferito inviare da subito una mail a info@groupon.it specificando il mio problema (coupon non sfruttabile per overbooking dell'esercente) e aggiungendo tutti i dati che ormai sapevo  essere necessari per attivare la procedura di rimborso (li segnalo alla fine del post).
Beh, già temevo ennesima odissea e invece, giusto due ore dopo, mi è arrivata gentile mail di un'operatrice del servizio clienti che mi comunicava l'avvenuto accredito....e, questa volta, era proprio vero!!!
L'ho ringraziata commossa e ho subito deciso di scrivere del mio attuale apprezzamento per il servizio clienti (perlomeno quello via mail!!) di Groupon, dopo averne segnalate diffusamente le pecche mesi fa.
Da notare che alla suddetta soddisfazione si aggiunge quella piena per il servizio acquistato. Avevo prenotato (5 mesi fa!!) un ciclo di  massaggi presso un centro estetico (Bellerofonte Haute Beauté, via Pisacane 26, Milano) e il primo appuntamento è andato meglio che nelle mie più rosee previsioni: puntualità, competenza e estrema gentilezza.

Ecco il format da compilare per ottenere il rimborso del coupon. Non garantisco che funzioni alla perfezione, come è accaduto a me questa volta, perchè magari sono stata solo fortunata! Ma credo sia comunque utile  comunicare da subito i dati di cui hanno bisogno per provvedere a ridarvi i danè !
In bocca al lupo a tutti quelli che si trovano nella condizione di chiedere rimborsi!
Fatemi sapere com'è andata!
NB Ovviamente quanto sopra vale solo se effettivamente avete diritto al rimborso, ovvero se la non fruizione del coupon non è in alcun modo a voi imputabile

- Nome e Cognome:
- E-mail di registrazione a Groupon:
- Codici coupon da rimborsare:
- Data di scadenza dei coupon:
- Nome dell'esercente:
- Prezzo speso per l'offerta:
- Tipologia di rimborso: carta di credito utilizzata per l'acquisto o Conto Groupon
- Scadenza carta di credito:
(da compilare esclusivamente se si sceglie questo tipo di rimborso)

Ciao a tutti e a presto

giovedì 28 luglio 2011

Mamma part time e sensi di colpa

Che sono una mamma non certo a tutto tondo l'ho raccontato nel mio profilo qui di fianco e di recente anche in un'intervista con Panzallaria che potete vedere qui.
Essere mamma part time è la mia ancora di salvezza, la mia diversificazione del rischio, forse la mia unica chance di sostenere un ruolo per il quale non mi sono mai sentita portata...ma a volte mi assalgono i dubbi!!


Ad esempio ora che i tugnelli sono in Romagna con nonna e cugini e io li raggiungo nei fine settimana e mi accorgo che nei quasi 5 giorni in cui non li vedo sto benone, non mi mancano e non sento neanche il bisogno di chiamarli. Sul fatto di non telefonare potrei aprire ampia parentesi soffermandomi sul mio rapporto molto conflittuale con la cornetta, ma è tema lungo che magari affronterò poi.
Rimane comunque il mio stare bene a Milano dove lavoro senza patemi da recuperi all'asilo, accompagnamenti vari, preparazione di cene, recupero baby sitter per organizzare una sera fuori..
Posso decidere all'ultimo momento cosa fare, posso accettare un invito in extremis, posso  aprire il frigo e trovarlo vuoto prima di cena e scendere a comprare qualcosa o decidere di prenotare cenetta col mio compagno. Quando ho del tempo libero, posso andare in palestra, fare una passeggiata, fare shopping, prendere un caffè con un'amica, perchè in questo periodo i momenti in cui non lavoro sono veramente liberi e solo miei.
Poi però l'amica della pausa caffè mi chiede "Ma a te non mancano tantissimo i bambini???" ed ecco che le mie certezze si sfaldano!! No che non mi mancano, perbacco!! Sto senza di loro dalla domenica sera al venerdì pomeriggio e, per me come sono fatta io, non è una tragedia, anzi!
Ma il tarlo del dubbio si insinua: Sono fatta male? Dovrebbero mancarmi? Dovrei godermela meno e soffrire di "nostalgia della prole"??
Non ho una risposta a queste domande, ma so che,  anche se forse dovrei struggermi pensando ai baci del Tugnello e alle chiacchiere argute della Tugnella, semplicemente ciò non accade. Nessuna pena.
Penso a loro serenamente tutti i giorni (NB giusto per non sembrare troppo cuore di ghiaccio: non è che io mi dimentichi della loro esistenza. Loro sono nei miei pensieri sempre, ma senza patemi) e mi godo la libertà ben sapendo che è uno scampolo, un'eccezione e che domani pomeriggio prenderò un treno che mi porterà da loro e per tre settimane staremo insieme tutto il giorno, ci stringeremo, coccoleremo, giocheremo, leggeremo, faremo i bagni, i castelli di sabbia, passeggeremo, vedremo paesini arroccati, patteggeremo su numero di gelati e ore di tv accettabili...e io sarò mamma full time e sarò felice di esserlo proprio perchè mi sono caricata di libertà nelle ultime settimane.
A proposito: buone vacanze a tutti!

lunedì 4 luglio 2011

Trent'anni dopo. Seconda parte. I cartoni animati in TV

Dopo il post in cui ho provato a confrontare le feste di compleanno dei bambini di 30 anni fa con quelle attuali, passo ora a un altro "com'era e com'è": i cartoni animati in tv.


A fine degli anni 70, cioè a quando risalgono i miei primi ricordi aventi per oggetto il piccolo schermo, la televisione era solo mamma Rai, alla quale faceva compagnia, per noi bimbi frontalieri del comasco, la tv svizzera.
La prima trasmetteva solo nel pomeriggio. Adesso che la tv propone programmi a tutte le ore del giorno e della notte, sembra incredibile, ma fino al 1986 le trasmissioni Rai si interrompevano a mezzanotte e riprendevano dopo pranzo.
L'inizio della programmazione era dato dall'indimenticabile sigla "con le ragnatele" .

Con la seconda avevo un appuntamento fisso il sabato sera quando trasmettevano "Scacciapensieri", un contenitore di cartoni animati che adoravo e che portava me, bimba schifiltosissima, a trangugiare persino l'odiato minestrone appena sentivo arrivare dalla sala (dove i miei fratelli, molto più di bocca buona di me, già stavano spaparanzati davanti allo schermo) la sigla iniziale con la risatina che potete ascoltare nel video qui sotto:

Nei pomeriggi infrasettimanali, dopo la scuola e dopo i compiti, potevo vedere un po' di tv. I primi cartoni che ricordo sono l'Ape Maia (a questa è collegato il mio ricordo dell'attentato al Papa: stavo vedendo proprio l'ape capellona, quando interruppero le trasmissioni per darne notizia e ammetto che con l'egocentrismo di allora prevalse il fastidio per il piacere interrotto, piuttosto  che la preoccupazione per un evento di cui non capivo la portata), Barbapapà, Heidi, Capitan Harlock, Vicki il vichingo, Barbapapà, Ryu il ragazzo delle caverne.
Qualche anno dopo (1980) finisce il monopolio Rai e arriva la Fininvest con Italia1 ampliando così notevolmente, di certo a livello quantitativo,  l'offerta televisiva per i bambini: cartoni animati dal pomeriggio (Bim Bum Bam!!) fino all'ora di cena. A quell'ora ricordo in particolare Candy Candy che io adoravo: peccato che quell'orario per me fosse una tragedia! A casa mia ci si metteva a tavola proprio alle 20 e i miei genitori erano totalmente contrari alla tv accesa durante i pasti!! Anni dopo ho apprezzato che preferissero che quello fosse un momento conviviale in cui raccontarsi la giornata..ma allora che fastidio sentire "E' prontoooooooooo" mentre sullo schermo Antony moriva, Terence faceva il gradasso, Iriza e Neal i bastardoni..
Ma se Italia1 permise a noi ragazzetti degli anni 80 di fare spanciate di cartoni...era comunque nulla  al confronto con l'offerta a disposizione dei bimbi di oggi.
Teoricamente potrebbero stare davanti al tubo catodico 24 ore al giorno vedendo sempre cartoons diversi. Tutte le reti ne trasmettono e l'avvento di Sky e del digitale terrestre ha ampliato ulteriormente un'offerta già stra-abbondante.
Come viene "dosata" l'esposizione televisiva??  Posso parlare solo della mia limitata esperienza con bimbi di 4/10 anni ( i miei e i vari amichetti che  frequentano).
Ci sono mamme che concedono la tv anche al mattino, magari per convincere i figli a vestirsi/mangiare più in fretta; altre la fanno accendere nel pomeriggio al ritorno da scuola o prima di cena mentre sono impegnate in cucina; altre, come la sottoscritta, solo dopo cena.
Io non ho grande passione per i fornelli e preparo cene veloci che non mi impegnano particolarmente, poi  comunque preferisco giocare con i Tugnelli e dargli pasta al pomodoro piuttosto che farli guardare la tv e preparare manicaretti. Per ora va bene così anche a loro (e al santo consorte che si accontenta..). Non so se durerà.
Poi, passerò per mamma intransigente, ma uso io il telecomando. Registro tanti cartoni e film per bimbi su MySky e poi faccio scegliere a turno ai Tugnelli tra questi cosa vedere.
Vedono un po' di tutto, ma mi permetto (anche questo chissà quanto durerà..) di "censurare",nel senso che non sanno che potrebbero vederli o che magicamente scompaiono, cartoni che mi sembrano troppo idioti tipo le WINX, A tutto reality L'isola (ma che boiata è??) , Leone il cane fifone (idem), i film di Barbie...
Ci sarebbe anche da fare qualche commento su come siano cambiati i cartoni in 30 anni, ma questo post voleva solo essere una mera riflessione quantitativa. Quando avevo l'età che hanno adesso i miei figli, cioè a fine anni 70, ne esistevano al massimo una quindicina spalmati quasi solo sulle ore pomeridiane..adesso ce ne sono dieci volte tanto, disseminati in 24 ore. Per forza che tocca mettere dei paletti!
Voi quanto e cosa fate/fareste vedere ai vostri pargoli??
ps i miei bimbi vedono: Manny Tuttofare, Sam Sam, Dora l'Esploratrice, La casa di Topolino, Jack e i pirati.., Bibi piccola strega, Olivia, Braccio di Ferro, Barbapapà, Babar e altro che al neurone avvizzito al momento non sovviene.
Ciao a tutti!

sabato 25 giugno 2011

Concerto Vasco Rossi San Siro

 

Eh già, sembrava la fine del mondo
ma sono ancora qua, ci vuole abilità
eh già, il freddo quando arriva poi va via
il tempo di inventarsi un’altra diavoleria
E di diavolerie il buon Blasco se ne è inventata parecchie, pure troppe!!, nel concerto milanese del 22 giugno allo stadio di San Siro.
Erano 8 anni che non riuscivo a vederlo dal vivo. Tra gravidanze , bimbi piccoli e lentezza di riflessi che troppe volte non mi ha permesso di essere abbastanza lesta per acquistare per tempo i biglietti.
Ma questa volta sono stata brava e in febbraio mi sono fatta trovare davanti al pc al momento dell'apertura delle prevendite e sono riuscita a comprare i biglietti per me e per i miei due amici storici con i quali avevo condiviso diversi concerti di Vasco in passato e ai quali avevo pensato di regalare  i biglietti per il loro 40 anni.
Il passare degli anni si fa sentire: nell'1987 il mio primo incontro live con Vasco fu (ci vuole proprio il passato remoto!!) all'arena civica e io ero pronta davanti ai cancelli già nel primo pomeriggio per poter ottenere un posto nel prato davanti al palco.
24 anni dopo ho comprato posti numerati in tribuna e ci siamo presentati alle 21,15..e chi le regge più ore e ore in piedi?? Vedi post segnali di vecchiaia
Ero pronta a emozionarmi, a ballare, cantare a squarciagola, urlare Vascooooooooooo.
Sono riuscita a cantare poco (mea culpa: ero impreparata sul nuovo album e il 75% del concerto era incentrato su questo), ballare e urlare abbastanza..ma emozionarmi pochissimo.
In compenso ho avuto occasione di ridere, di incazzarmi un po' e di provare grande delusione.
Ridere per non piangere a certe trovate che manco Baglioni o i Pooh avrebbero potuto architettare.

Il funambolo che passeggia sul filo, il corista che si dà alla lirica con tanto di suicidio e accasciamento finale, Garibaldi che zoppica sulla passarella ("Garibaldi fu ferito, fu ferito ad una gamba..") e poi estrae e sventola enorme bandiera tricolore...ma perchè????
Per non parlare del momento di Vasco oratore che arringa la folla con un discorso biascicato e banalotto assai  sulla libertà che viene bruscamente interrotto dalla regia nel bel mezzo di un'ultima farneticazione.

Vogliamo parlare poi del ritmo?? 5 canzoni e subito un lungo intervallo nel quale si sono esibiti tutti i componenti della band in assoli vari. Bravi, per carità!, ma non ho comprato il biglietto per sentire per un terzo del tempo le loro esibizioni! E per il resto del concerto è un continuo susseguirsi di 1/2 canzoni intervallate da altri assoli o addirittura da momenti di luci spente, silenzio e attesa.
Ma neanche negli spettacolini più improvvisati capitano tempi morti simili!
Alle 23.45 il concerto è bello che finito. Essendo cominciato alle 21,45, tolti assoli e tempi morti, il tempo effettivamente occupato dalle canzoni è stato di forse un'ora e mezzo..alla faccia del quasi sessantenne che riesce ancora a reggere concerti di tre ore!
Quindi questo è stato il mio sesto e ultimo concerto di Vasco. Non smetto certo di ascoltare le sue canzoni (nb Non ha cantato Sally..che peccato!), ma tornerò a vederlo solo se mai dovesse decidere di fare un tour acustico di vecchi successi nei teatri...quindi temo mai.

Aggiornamento 28 giugno: Ho appena letto che Vasco ha comunicato di aver intenzione di abbandonare i concerti negli stadi e che  il ritardo del concerto e la scaletta ridotta di cui ho scritto sopra non sono stati solo una mia impressione, ma conseguenza di un guaio fisico che inizialmente aveva fatto addirittura ipotizzare l'annullamento della data. Mi spiace per lui, ma mi consola vedere che non mi ero sognata un concerto decisamente sotto tono e che forse un giorno potrei veramente rivederlo dal vivo in un contesto acustico. Forza Vasco!!!

domenica 12 giugno 2011

Referendum 2011 e Natale

Dopo esserci gonfiati di cibo cinese vario, i Tugnelli il consorte ed io siamo andati tutti insieme ai seggi.
I bimbi sono entrati in cabina con me. Dopo qualche minuto, nel silenzio, si sente il Tugnello chiedere incuriosito:"Mamma??? Ma perchè segni sempre il sì??".
Contate che a Milano le schede erano ben 9!

Il quorum è al momento al 40%. Che faccio?? Comincio a sperare in una seconda splendida "botta de vita" a distanza di così poco dalla svolta gentile di Milano?? Ma che... è Natale??
Massì dai, mi abbandono all'ottimismo.
Mi viene in mente una canzone che stonavano teneramente insieme, una ventina d'anni fa, Luca Carboni e Jovanotti . Era una cover di More than words degli Extreme: O è Natale tutti i giorni, o non è Natale mai.
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Ma, se capita veramente questa seconda festività ravvicinata, potrebbe essere legittimo sperare che sia vero??? O che almeno possa essere Natale per un periodo sufficiente di tempo che permetta di dimenticare per un po' la lunga miseria (politica e sociale) che stiamo attraversando da troppi anni?
Sperem!!

venerdì 10 giugno 2011

Trent'anni dopo. Prima parte. Le feste di compleanno dei bambini

Lunedì sera porto la Tugnella alla sua prima serata fuori "da sola": pizza con i compagni d'asilo che, come lei, l'anno prossimo frequenteranno la prima elementare (lo so!, sono antiquata, adesso si chiama Scuola primaria, ma non mi viene!!).
Già la cosa in sè  mi fa strano perchè da una parte è segno del tempo che galoppa, per lei ma anche per me, dall'altra ripenso a me stessa ai tempi dell'asilo. Orsoline a Como, metà anni Settanta.

Cosa è cambiato??
Anch'io disegnavo, cantavo, giocavo coi compagni, imparavo i rudimenti della lettura e della scrittura, qualche parolina d'Inglese e ovviamente venivo edotta sulle basi del Cattolicesimo (già commentato in proposito in un vecchio post). Ma il resto??

Sono cambiate così tante cose che mi tocca dedicare al confronto almeno due post.
Questo è il primo, incentrato sulle feste di compleanno.


Innanzitutto quando andavo all'asilo non si partecipava a una festa di compleanno alla settimana!
Le prime feste sono cominciate verso il terzo anno di elementari e si tenevano rigorosamente a casa del festeggiato e vi partecipava un gruppo selezionato di compagni.
Ora si fanno da MacDonald's, ai giardini, in ludoteca, al museo...ed è previsto che tutta la classe venga invitata (il che probabilmente spiega perchè raramente si facciano nelle proprie mura domestiche..ma quanti hanno spazio e voglia di portarsi in casa non meno di 20 bambini con annessi genitori/tate/nonne??)

Alle mie feste eravamo per l'appunto un po' più grandicelli, quindi ci animavamo da soli giocando in giardino, quando ce n'era la possibilità, o inventando giochi in salotto.
Ora non può mancare un animatore che coinvolga i bambini in attività varie. Si va dal livello minimo di Mac, dove qualche ragazza svogliata distribuisce foglietti da colorare e imbastisce qualche gioco "fisico" gestibile in pochi metri quadri mentre la collega prende le prenotazioni per il cibo, a soluzioni avanzate con clowns, maghi, animatori, guide museali etc etc.


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Vengono messi in scena spettacolini, si truccano i bimbi, li si tatuano (certo non in maniera permanente, ma comunque  con colori che persistono sulle braccia per non meno di 3 giorni, insensibili al passaggio del sapone), vengono gonfiati palloncini con fogge a richiesta (così i più bravi, il minimo sindacale sono spade per bimbi e corone/cuori per le bimbe), organizzate cacce al tesoro, babydance, giochi di squadra........

Ai miei tempi si comprava qualche gommina, matita (Hello Kitty e amici imperversavano già allora!) insomma una cazzatina da dare in premio ai vincitori dei giochetti.
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Adesso è previsto che a fine festa si regali qualcosina ad ogni invitato: libretto, adesivi, sacchetto con caramelle, bolle di sapone ...


Allora c'era il momento dell'apertura dei regali. Grandi scartamenti, gioia, ringraziamenti, invidia dei non festeggiati.
Adesso spesso le mamme organizzano la festa per il proprio pargolo associandosi ad altre mamme con figli che compiono gli anni nello stesso periodo (e te credo!! Provate a mettere insieme il costo dell'affitto del locale, la paga dell'animatore, il rinfresco, i regalini finali e capirete perchè spesso le feste sono doppie, triple, anche quadruple!) e tra il tempo necessario per aprire non meno di 10/15 pacchetti a festeggiato, l'urgenza di liberare gli spazi e quella dell'animatore  di andarsene a casa a riprendersi, il momento regali il più delle volte viene saltato e rimandato al momento del ritorno a casa.


Mi è venuta in mente un'ultima cosa: quando ero all'asilo il festeggiamento consisteva in un tanti auguri cantato in classe con la torta portata da casa. Beh, questo ora non si può più fare. Almeno non nella scuola materna milanese frequentata dai Tugnelli. Ok caramelle, cioccolatini, schifezzine di ogni tipo che male non fanno (sic) ...ma la torta casereccia è vietatissima.
Non sia mai che l'incauta mamma cuoca ci abbia messo dentro qualche ingrediente che possa risultare indigesto!!
ps Lo so che ci sono bambini allergici, ma le maestre lo sanno e le mamme possono dichiarare in anticipo cosa hanno messo nella torta per evitare danni!!
Fine della prima parte del confronto. Arrivederci alla seconda puntata.
ciao!

lunedì 30 maggio 2011

La gentilezza al potere! Pisapia sindaco di Milano



Sarò io un po' troppo ingenuotta e/o old style..ma a me 'sta cosa di puntare sulla gentilezza è piaciuta parecchio da subito.
Ai Tugnelli dico spesso"Gentilezza e allegria: il mondo più bello che ci sia" (sì lo so, servirebbe molto altro, ma sono piccoli, comincio dal minimo sindacale che, almeno in teoria!,  dovrebbe essere facilmente accessibile a tutte le età) in abbinamento a "Buongiorno, Buonasera... non sono la tua cameriera!!", questo in risposta a richieste troppo sbrigative, che non rispettano i fondamentali tramandatimi in famiglia: sorriso e perfavore quando si chiede qualcosa.

Insomma, se ho storto il naso a quella X così giovanilistica (Giuliano Pisapia Sindaco X Milano),  ho apprezzato invece molto il rimando a una dote che ormai troppi confondono con la remissività o con l'incapacità di farsi valere/ascoltare.
Eh no!! Si può essere gentili, ma anche pronti a battersi per le proprie opinioni/scelte, inseguendole con convinzione e caparbietà.
Giulianoooo?? Parlo con te: voglio che tu mantenga quel sorrisino timido e gentile e i tuoi modi da gentiluomo (che nell'arena politica attuale sono merce rara), ma che tu sappia  dar concretezza alle parole della campagna elettorale e ai sogni dei milanesi che credono in te, in modo che il vento possa veramente cambiare.
Buon lavoro!!

Pagina Facebook Giuliano Pisapia Sindaco X Milano

giovedì 26 maggio 2011

Chick lit da evitare. Nemici per amore di Olivia Goldsmith

Ultimamente, in una fase di voglia di leggerezza, mi sono dedicata part time alla chick lit, traendone beneficio grazie a autrici divertenti ma per niente stupide (ad esempio, Stefania Bertola), ma anche incappando in sonore boiate come questa:

More about Nemici per amore

Da pagina 2, già si intuisce dove vada a parare il romanzo e a nulla serve qualche banale diversivo inserito per far credere alla lettrice che forse le cose non finiranno proprio come ci si aspetta da subito.
No, no: ha intuito bene e il finale sarà proprio quello, solo ancora più stereotipato e melenso che nelle sue attese.
Chiunque abbia pratica anche minima di questo genere e/o abbia visto qualche commedia romantica americana (dall'imperdibile Harry ti presento Sally a Come farsi lasciare in 10 giorni a Qualcuno come te, per citare le più famose) ha ben in mente lo schema collaudato del rapporto lui-lei che dopo una serie di schermaglie, incomprensioni, allontanamenti etc etc approda finalmente al lieto fine.
Ecco: il libro è proprio così, anzi solo così, senza nessun ingrediente speciale che ne giustifichi la lettura. Sconsigliato, salvo che siate a digiuno totale di libri del genere. Anche se...fosse pure questo il caso: perchè partire con questo quando ci sono una miriade di romanzi  ben più divertenti e appassionanti??

sabato 21 maggio 2011

Prima parte del fine settimana milanese da mamma single: superata!




Allora, sono quasi le 22 e questa lunghissima e impegnatissima giornata volge al termine. Mi sa che il mio progetto di scofanare schifezze immonde davanti a filotto di serie televisive su Sky avrà brevissima durata!
Del calendario postato ieri sera, abbiamo rispettato solo alcuni punti, in compenso ne abbiamo aggiunti altri all'ultimo.

GIORNATA DI OGGI:

Colazione in pasticceria.

Passeggiata a piedi fino in centro.

Visita alla mostra di Arcimboldo. I bambini erano molto incuriositi e con occhi pieni di stupore. Abbiamo anche potuto fare free riding su scolaresca in gita, sfruttando la loro preparata guida che illustrava dettagliatamente i quadri, con particolare attenzione al pubblico molto giovane. A destra il quadro che più ha suscitato il loro interesse, per la quantità di animali marini rintracciabili al suo interno.



Partecipazione a ABI-TANTI in piazza Duomo. Apprezzata molto dai bimbi che hanno costruito dei bei "robottini" di legno aggiungendoci carta colrata adesiva, stickers e altro. Ci hanno tenuto a lasciare i nostri capolavori (anch'io ho voluto dar prova della mia scarsissima manualità..) tutti vicini ed erano molto contenti di sapere che i nostri mostriciattoli (sono i due sul verde e quello molto basico in primo piano)  avrebbero intrapreso insieme a tanti altri il viaggio per il mondo.

Pranzo: Ehm ehm, li ho portati da Burger King. Sono abbastanza anti cibo fetido da fast food, ma non talebana, quindi non trovo urendo concederlo  una tantum (per loro è la seconda volta con me, ma vanno alle festine dei compagni di asilo da Mac Donald's a cui vengono invitati).

Passaggio da Feltrinelli Duomo. Hanno un ampio e fornito spazio per i bimbi con un'utile zona tavolini+sedie+attrezzature per colorare. Siamo stati lì un'oretta, ho letto qualche libro e gliene ho comprato uno a testa: Tugnello ha scelto Cars, Tugnella una raccolta di Olivia. Pas mal (ho dissuaso lei da un librone scritto male e illustrato peggio di Barbie. Aaargh!).

Breve passaggio da casa.

Ritorno in centro per spettacolo sui Clowns al Teatro Nuovo. Che delusione!! Mi aspettavo ben altro, invece abbiamo assisitito a uno spettacolino dilettantesco e talvolta pure pecoreccio. Per la serie, ok ai bimbi piace tutto ciò che è scoreggia, sedere, cacca, diamogli quello e pure diverse allusioni sessuali, che a 4/7 anni magari ancora non ci pensano..ma perchè rimandare?
4 ragazzi sul palco hanno, tra l'altro per quasi due interminabili ore, fatto scenette insulse, numeri banali, qualche timido tentativo di magia e giocoleria. Fatto salvo qualche intervento più professionale e divertente di 2 di loro, il resto proprio deludente. Peccato!

Perchè questa immagine?? La ricerca con Google immagini per "Clown Sapiens", ovvero il  titolo dello spettacolo, ha dato, tra gli altri, questo risultato. Chissa perchè?? Per inserire il credit sono andata sul sito d'origine dell'immagine e mi sono data risposta ;-))

Ritorno a casa e provvidenziale  invito a cena per i Tugnelli da parte della cognata che vive sopra di noi.
 

Credit



Mezzora di tv e alle 21 bimbi a nanna. Come dice Dora: e' fatta!!




Per domani ho deciso di non assecondare l'horror vacui che mi ha portato a questa giornata pure troppo impegnata e lasciarmi andare all'improvvisazione. Vi farò sapere cosa avrà funzionato meglio tra l'organizzazione precisa e il freestyle.
Buonanotte!

venerdì 20 maggio 2011

Fine settimana milanese da mamma single

Il consorte se ne sta bello bello con i colleghi in barca a vela in Toscana e mi chiama giusto quando gli arriva il messaggino da Fineco perchè ho usato la Visa che mi ha dato per le spese domestiche. Gli ho detto che ho prenotato un concerto solidale a Modica e ho dovuto dirgli, dopo aver dato dettagli sugli orari dei voli, elencato i cantanti che avevano aderito, descritto hotel in cui avremmo dormito... che stavo scherzando.

La suocera è partita per la riviera romagnola per andare a trovare la cognata.

Mamma e papà sono anche loro in barca a vela in Toscana e si sono pure portati dietro il fratellone milanese che meditavo di coinvolgere in un provvidenziale babysitteraggio domenicale.

Le amiche milanesi con figli e le mamme dei compagni dell'asilo dei Tugnelli sono ovviamente tutte o quasi (chi è rimasta ha i figli ammalati)  fuori Milano.

Io invece sono qui: con i pargoli da gestire in solitario da stasera a domenica sera, a Milano, in questo we di fine maggio. Almeno è previsto sole!

Ho smanettato in rete per trovare qualcosa da fare e fortunatamente la città è generosa di iniziativa appetitose per i bimbi. A proposito, vi consiglio il sito Mentelocale che offre, tra mille altre info e news, la segnalazione day by day, divise per tipologia (arte, teatro, cinema, ristoranti, eventi..) e all'interno per orario, di una miriade di attività disponibili a Milano  per tutte le età. Quindi non solo solo per bimbi, anzi!.. a poter starsene fuori anche dopo le 21, ci sarebbero state una marea di iniziative interessanti!
Decisamente più orientato ai bimbi, è anche molto utile Radiomamma. Sono dall'inizio iscritta alla loro newsletters che mi ha salvata in diverse occasioni suggerendomi iniziative, passeggiate, locali, negozi sempre perfettamente  azzeccati per la prole.
Questo il risultato del mio lavoro di ricerca:

Al momento ho deciso di concederci colazione in pasticceria e poi andare in Piazza Duomo per vedere cosa combinano quelli di Abi-Tanti e magari riuscire a partecipare all'iniziativa. Questa:
Passaggio da casa e pomeriggio a teatro per assistere allo spettacolo   Clown sapiens: La storia del clown dalla preistoria ai giorni nostri. Spero sia divertente e adatto anche al piccolo, intanto apprezzo il risparmio dell'offerta Happy Price (pagato in totale 20€ invece di 30).
Sabato 21 maggiodalle 10.00 alle 18.30, Milano Green Festival porta in Piazza Duomo, grazie al supporto di CONAI, Consorzio nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi,   “ABI-TANTI. La moltitudine migrante”, la meravigliosa installazione del Dipartimento Educazione di Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. 6.000 ABI-TANTI arriveranno in piazza e  ne verranno creati 500 nel corso della giornata. Saranno i nuovi abitanti di Milano che adulti e bambini di tutte le età potranno costruire insieme allo staff del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli. Sarà un grande gioco collettivo per  imparare a trasformare e valorizzare, divertendosi, tanti materiali differenti in un contesto di  grande armonia e suggestione.


Sera: pizza napoletana sotto casa

Dopocena: finalmente sfrutto l'assenza del consorte, che almeno ha il vantaggio di permettermi  di impadronirmi del divano, vedere serie tv che lui detesta (ho un filotto di Glee, Brothers and Sisters, Lie to me e altro arretrato, registrato su MySky), fumare impunemente sullo stesso divano e ingolfarmi di schifezze. Per altro è proprio quello che mi accingo a fare, dopo aver concluso questo decisamente perdibile post.

Ora che ci penso ho sistemato solo un giorno..sono solo a metà dell'opera. Mi tocca rimandare alla seconda puntata di domani sera sull'organizzazione domenicale!

Buon fine settimana a tutti!

domenica 8 maggio 2011

Offerte Groupon: rimborso sì....ma che fatica!!

Aggiornamento del 28 marzo 2012
Groupon ha di recente modificato alcune condizioni contrattuali in merito a recesso/rimborsi in genere.
Alcune istruzioni che ho segnalato nei commenti a questo post potrebbero non essere più valide. Leggete qui per le novità

Eccomi al terzo post sul gruppo d'acquisto Groupon. per chi avesse tempo e voglia di vedere le puntate precedenti, le trova qui e qui.
Per chi non avesse nè uno, nè l'altra, basti sapere che ero in attesa da una decina di giorni di un rimborso. Ne avevo fatto richiesta dopo essermi trovata per la terza volta a non poter godere di una prenotazione (offerte di tre diversi centri estetici milanesi).
Dopo innumerevoli telefonate a vuoto, avevo deciso di mandare una mail in cui facevo presente la mia situazione. Mi era stato risposto nel giro di qualche ora, chiedendomi tutti i dati miei e del coupon, per altro da me già inseriti nella mia prima mail, che avevo subito provveduto a rimandare.
A quel punto la beffa: dopo due giorni mi riarriva mail con nuova richiesta di compilare tutti i campi e con richiesta di specificare modalità di rimborso prescelta. E a quel punto io sbotto!
Ecco la mia risposta:
Gentile signor XXX,
non ho capito se siete vittime della burocrazia più spinta o se le mail che mi arrivano vengono create automaticamente senza intervento di neuroni umani.
Come già specificato nella mail precedente, sto aspettando un rimborso sul conto Groupon. Devo affermarlo in maniera più esplicita??
Io sottoscritta XXXX XXXXX desidero essere rimborsata tramite accredito sul mio conto Groupon.Mi richiedete anche i dati che già ho provveduto a mandarvi??
(Seguono tutti i dati e al tipologia di rimborso richiesta)

Bene, rieccoli:
- Tipologia di rimborso; carta di credito utilizzata per l'acquisto o Conto Groupon: Conto Groupon
Fin quando non ci specifica la modalità del rimborso NOI non possiamo provvedere ad eseguirglielo

AAAAAAAAAAAAAAAAAAARGH!!

MA come devo dirvelo??? Vedi sopra e vedi sotto (copia incolla di mia precedente mail)
NON mi è mai stata richiesta alcuna mail: L'operatrice mi aveva proposto il rimborso su conto Groupon che io ho prontamente acccettato, visto che ho già acquistato diverse volte presso di voi e, una volta risolto questo noioso inconveniente degli overbooking e dei rimborsi poco solerti, penso potrei ricominciare a farlo. La stessa operatrice mia ha rassicurato più volte che,  causa un lavoro da disbrigare urgente, non aveva modo di sistemare l'accredito subito, ma che avrebbe provveduto da lì a massimo un'ora: è passata una settimana.

Mi sembra sempre più una farsa e anche poco divertente.
Spero di uscirne presto.
Nel frattempo "grazie" ai vostri automatismi o alla vostra approssimazione, sono passati altri due giorni inutilmente: tutti i dati che vi ho appena riscritto erano già contenuti nella precedente mail. Andiamo avanti così..facciamoci del male.
E finalmente qualche ora dopo mi spediscono comunicazione dell'avvenuto rimborso che effettivamente compare nella pagina "I mie crediti" nel sito.
Ma non manca la beffa finale:
La presente per informarla che è stato emesso il rimborso da lei richiesto in data 2 maggio 2011 per un totale di 59 euro.Troverà il credito disponibile direttamente sul suo Conto Groupon.ci scusiamo per il disagio,solitamente questo tipo di rimborsi si possono gestire anche telefonicamente.
Stavo quasi per rispondere e mandarli a quel paese, ma ho preferito soprassedere.
Sappiate comunque che se volete ottenere rimborso vi conviene scrivere, scrivere, scrivere. Prendere la linea è mission impossible e se anche ce la fate e vi raccontano che  provvederanno quanto prima al rimborso...non è detto che poi lo facciano veramente!!
La mia esperienza con questo rimborso parrebbe essere finita qui.
La mia storia con Groupon va avanti, non fosse altro che ho un credito da spendere e alcune prestazioni ancora da sfruttare. Sperem!!

Ecco una vignetta che mi sembra spieghi bene la linea strategica di Groupon (vedere credit nella didascalia):
Webcopywriter
Per l'azienda pare funzioni bene, per gli esercenti dipende, per i clienti finale pure.
La tattica del vendere il più possibile, senza preoccuparsi dell'effettiva esigibilità della prestazione in tempi congrui da parte dell'acquirente, arricchisce Groupon nel breve periodo ma rischia di tornargli in faccia in termini di immagine (e quindi di fidelizzazione del cliente e di  future vendite) se non si preoccuperà di dotarsi in fretta di un servizio clienti dignitoso, capace di gestire seriamente e velocemente i disservizi derivanti dai frequenti overbooking che scaturiscono dalla vendita incontrollata.
O magari potrebbe semplicemente razionalizzare il sistema, bloccando la possibilità di acquisto al raggiungimento dei numeri stabiliti con l'esercente e da quest'ultimo realmente ed efficacemente gestibili.
ciao a tutti

venerdì 29 aprile 2011

Offerte Groupon: ai posteri l'ardua sentenza. L'odissea continua!

Una settimana fa in un altro post avevo raccontato la mia esperienza di acquisto con Groupon.
Questo è il seguito della storia:

AGGIORNAMENTO 27 APRILE: La promessa di intervento immediato della gentile teleoperatrice si è rivelata, almeno per ora, falsa. Mi aveva garantito l'accredito del coupon sul mio conto Groupon entro un'ora, ma di ore ne sono passate quasi 120 e il mio saldo continua ad essere pari a 0€.
Ho richiamato più volte il numero verde e risponde sempre la solita vocina: "Groupon, informazione gratuita: il numero selezionato è al momento fuori servizio". Io comincio a far fatica a pensare positivo...

AGGIORNAMENTO 29 APRILE Stanca di vocine che rimandano a guasti del servizio, a necessità di rimanere in linea in attesa di un operatore disponibile, salvo poi interrompere la comunicazione poco dopo etc etc, ho appena mandato una mail al servizio clienti Groupon.
Eccola:
Buongiorno,
giusto una settimana fa un'operatrice Groupon mi aveva assicurato che nel giro di un'ora avrei visto accreditato l'equivalente del coupon che, per motivi non dipendenti dalla mia volontà, anzi!, non mi era stato possibile utilizzare (NB trattavasi di ciclo di sedute prenotate solo in ottica di remise en forme pre estiva, per le quali ho trovato il tutto esaurito e mi è stata offerta la possibiltà di prenotazione solo per fine settembre.....se vi sembra cosa seria non mettere un numero chiuso alle offerte provocando così disservizi simili..).

Di ore ne sono passate ben di più (per l'esattezza: 24h x 7 gg=168h)  ma del rimborso neanche l'ombra.I tentativi di ricontattarvi telefonicamente sono stati numerosi, ma tutti infruttuosi.
Il deal per il quale attendo rimborso (che, vi ricordo, mi avete verbalmente già promesso) è il seguente:
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Prezzo:€ 59,00
Quantità:1 x
Risparmio:€ 291,00
Totale:€ 59,00

Data di acquisto: 22-mar-2011

Girando in rete ho trovato numerose segnalazioni di esperienze simili alla mia e diversi commenti non proprio lusinghieri nei vostri confronti. Avete avuto bella idea..perchè sputtanarsi realizzandola in maniera approssimativa e poco  cristallina????Nel mio blog mammaparttime.blogspot.com sto racontando la mia esperienza con voi, lo aggiornerò via via fino alla conclusione, che al momento continuo a sperare possa essere positiva.
Nel frattempo inserirò il link al mio articolo in tutti gli spazi web possibili (siti di recensioni, blog, facebook...) in modo da poter condividere il più possibile il mio disagio e la mia attuale insoddisfazione.
cordiali saluti

venerdì 22 aprile 2011

Offerte Groupon: ai posteri l'ardua sentenza!


Ok, lo ammetto, sono una webshopping addicted!
La possibilità di acquistare liberamente in negozi on line a qualsiasi ora del giorno e della notte senza commesse moleste, senza dover chiedere taglie e colori non esposti, avendo a disposizione dettagli e prezzi di tutta la merce, godendo spesso di sconti consistenti è per me una tentazione  troppo ghiotta, alla quale facilmente cedo.
Ho acquistato in svariate decine di siti, magari prima o poi vincerò la mia pigrizia e dedicherò un post alle mie compere virtuali raccontando le mie esperienze, per ora mi limito a riportare quella più recente con Groupon.
Con questo gruppo ho effettuato 8 acquisti, peccato che ben 3 di questi non siano per ora andati a buon fine.
Questo "grazie" alla scarsa professionalità di Groupon che mette in vendita un numero di coupon spesso decisamente superiore alla capienza dell'esercente partner, causando così frequenti overbooking.
Io ho incontrato problemi solo con i centri estetici. Tutti e tre quelli per i quali avevo comprato il coupon, si sono trovati a fronteggiare un numero esagerato di richieste di appuntamenti che, naturalmente, non erano preparati a gestire e hanno dovuto quindi prolungare di tre mesi la validità dell'offerta, rimandando a settembre una marea di clienti, me compresa.
Questa la mia esperienza:
1) A fine marzo, piena di buoni propositi in vista dell'estate, mi sono iscritta a un'offerta per 3 massaggi. Quando ho chiamato mi hanno detto che erano strapieni e di rifarmi viva dopo l'estate.
Sarò stata sfortunata, ho pensato, e qualche giorno dopo ci ho riprovato.
2) Altro centro, coupon per dieci sedute di pressoterapia. Dopo svariati tentativi di prenotare telefonicamente andati a vuoto, sono andata sul posto e mi sono presa il secondo 2 di picche.
3) Settimana scorsa il terzo tentativo: coupon per 5 massaggi linfodrenanti...indovinate com'è andata a finire??
Proprio ieri sono passata di persona, visto che anche in questo caso erano tre giorni che tentavo di contattarli telefonicamente, e ho trovato la fila di persone come me che cercavano di fissare gli appuntamenti.
Dall'altra parte del bancone un ragazzo molto gentile, simpatico e... letteralmente distrutto: da tre giorni cercava la quadratura del cerchio per ogni cliente.
Mi ha raccontato che erano alla prima esperienza di questo genere e che si era fidato di Groupon per la previsione della risposta di pubblico..ma quelli di Groupon evidentemente hanno usato il pendolino della buonanima di Maurizio Mosca è infatti alla fine aveva venduto 4 volte il numero di coupon che gli era statp paventato.
Ma pensare che siano poco professionali è la critica più gentile che io possa muovergli: dopo la lettura di numerose esperienze molto simili alla mia, mi sta venendo il dubbio che non ci sia solo colpa, ma anche del dolo.

Riassumendo:
coupon1:  devo richiamare a settembre per fissare appuntamenti per i 3 massaggi
coupon 2  mi sono rassegnata all'idea di non fare il ciclo di 10 sedute di pressoterapia; d'altronde le avrei fatte in vista della prova costume...se invece avessi cominciato a settembre, così come mi è stato proposto, sarei stata in forma giusto in tempo per la prova tuta da sci!
coupon3:  ho fissato i 5 massaggi linfodrenanti (a ottobre!!)

Chiamo quindi il servizio clienti Groupon per chiedere il rimborso del coupon 2. Dopo numerosi tentativi a vuoto (vocina+musichetta+vocina+musichetta+disconnessione), finalmente mi risponde una gentilissima signora che prontamente ascolta il mio problema, si fa dare i miei dati e mi comunica che nel giro di un'ora massimo avrei visto accreditato il rimborso sul mio conto Groupon e avrei avuto da quel momento sei mesi per spenderlo.

Tutto bene quello che finisce, se non bene, quanto meno alla meno peggio??
Macchè, sono passate 6 ore e dell'accredito non si vede traccia.
Che dite?? Penso male o attendo fiduciosa??
Io faccio la Pollyanna della situazione e per ora scelgo la seconda opzione, vi farò sapere se a pensar male si fa peccato ma etc etc o se, come spero, il mio Penso Positivo verrà ripagato.

Buona Pasqua!!

martedì 5 aprile 2011

Canzoni tristi, anzi!, tristerrime.

Oggi mi sono ritrovata a leggere uno di quei giornaletti che nelle maggior città italiane si trovano gratuitamente in diversi locali e che hanno per titolo il prefisso della città a cui si riferiscono (quindi, per Milano: 02) , in cui vengono segnalati gli appuntamenti imperdibili per la gente che è giovane e/o ha tempo libero.
Io, non più giovane e poco dotata di ore libere, mi ostino a tirarli su per ricordarmi i bei tempi che furono e illudermi che prima o poi ce la farò ad andare ad un vernissage o a un incontro con qualche autore a metà pomeriggio (ahahahaha..pia illusione) e così sono incappata nella pubblicità di una pagina Facebook dal titolo Tristezza terapeutica.
Mi è venuto lo sghiribizzo di stilare anch'io una lista delle canzoni che personalmente ritengo proprio da ago in vena e ora vorrei condividerla con i miei 2 lettori (se Manzoni ambiva a 25, tocca fare la tara ed essere umili assai...).
Dopo aver scritto di getto una ventina di titoli, ho girato un po' in rete per cercare ispirazione e vi segnalo questo blog della tristezza musicale: Canzoni tristi e struggenti che mi è stato utile per farmi venire in mente altre melodie strappalacrime che i miei neuroni avvizziti avevano dimenticato di citarmi.
Avvertenza, le canzoni tristerrime sono tipiche dell'adolescenza (a mio modestissimo avviso e secondo la mia limitata esperienza), quindi vedrete citate molte canzoni vecchissime (perchè la mia adolescenza non appartiene al presente, ahimè) e soprattutto italiane (perchè da sempre ascolto molta musica dei cantautori italiani e, quand'ero giovincella ,questa tendenza era ancora più marcata).

Fine dei preliminari, ecco il mio listone-tristone, ovvero: la mia personale sadness compilation:


Le lacrime di marzo - Claudio Baglioni
Quanto ti voglio- Claudio Baglioni
Notte di Natale - Claudio Baglioni
Lampada Osram - Claudio Baglioni
I vecchi - Claudio Baglioni






Per Te - Lucio Battisti
Io vorrei, non vorrei, ma se vuoi - Lucio Battisti
Mi manchi - Loredana Bertè
Silvia lo sai - Luca Carboni


Quando finisce un amore -  Riccardo Cocciante


La ballata di Michè - Fabrizio De André 
La canzone dell'amore perduto - Fabrizio de André
Amico fragile - Fabrizio de Andrè
Fiore non sentirti sola - Diaframma
Ti scatterò una foto - Tiziano Ferro
Non me lo so spiegare - Tiziano Ferro
La costruzione di un amore -  Ivano Fossati
Il pensionato - Francesco Guccini
Incontro - Francesco Guccini
Mi manchi - Fausto Leali
Almeno tu nell'universo - Mia Martini
Cade la pioggia - Negramaro feat. Jovanotti
Lontano lontano lontano - Luigi Tenco
Sally - Vasco
La nostra relazione - Vasco




E per finire almeno un piccolo contributo esterofilo:
All by myself - Eric Carmen
Everybody hurts - REM
Bian Eno - By this river
The end - The Doors
Every breath you take -   Police
Total eclipse of the heart - Bonnie Tyler
Tears in heaven - Eric Clapton

Già so che mi sono sicuramente dimenticata imperdibili pezzi tristerrimi e pertanto mi riservo di modificare questo post in futuro per aggiungerli quando il neurone dovesse tornare ad essere reattivo.
Nel frattempo, se mia cuggggina, mia sorella, qualche amica di buon cuore o qualche sconosicuto di passaggio per questi lidi volesse dare il suo contributo, la sottoscritta apprezzerebbe molto.
NB Masini, Pausini, Pooh, Zarrillo e similari non sono dimenticanze casuali. Le canzoni tristerrime troppo volute su me non fanno effetto e, anzi!, mi suscitano effetto opposto: ghigno malefico e occhio asciuttissimo.

ciao!