giovedì 27 ottobre 2011

La partita di Stefano Ferrio. Libro per amanti del calcio e/o dei bei romanzi

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Ero appena entrata nella Biblioteca  comunale vicino a Porta Venezia  con la Tugnella e, mentre lei raggiungeva di corsa il reparto bimbi, mi sono fermata un secondo davanti a una colonna con alcuni libri esposti. La copertina che vedete qui sopra  ha attirato la mia attenzione e dopo veloce lettura dei risvolti del libro, ho deciso di prenderlo... ed è stata scelta casuale rivelatasi felicissima!
Lettura epica, commovente e pure divertente.
Che non si facciano spaventare dal titolo e dal contenuto in buona parte calcistico le gentili donzelle. Sì, è anche un libro sul calcio, però raccontato in maniera romantica e appassionata e anche se non capite nulla di fuorigioco, rimesse laterali e mediani di spinta, potrete comunque amarlo.
Anch'io, che non sono una tifosa scatenata e guardo giusto qualche derby, le finali di coppa se gioca il Milan e le partite decisive della Nazionale, mi sono ritrovata su Youtube a cercare i gol così bene descritti da Ferrio (ad esempio quelli di Italia-Germania 4-3 -Messico 1970).
E poi il calcio è un escamotage per parlare di amicizia, di relazioni, di scelte, di rimpianti e di sogni, dell'Italia di 33 anni fa e di quella di oggi.
Un libro che mi sono immaginata già film e nel farlo mi è venuto immediato pensare a Salvatores alla regia, perchè il tema delle amicizia maschili con spunti calcistici ricorda un po'  Marrakesh Express. Ho immaginato Bentivoglio invecchiato con lo sguardo acquoso che interpreta l'ingegnere depresso, Abatantuono nei panni dell'imprenditore leghista, Giuseppe Cederna l'ex terrorista romantico, Gigio Alberti il tossico innamorato. Ma ci sarebbe posto per tanti altri e probabilmente sarebbero tutti contenti di aver l'occasione di interpretare i tanti personaggi straordinari di questo libro.

"Era un'Inghilterra della provincia veneta, ma non per questo meno Inghilterra di quella vera. Una squadra di ventenni i cui tratti si stagliavano imperiosi, tendenzialmente idealisti, un po' prevedibili. Molto inglesi. Fisici, sanguigni, e con stille di genio. Giocatori a volte belli da vedere, ma più spesso brutti. E temprati dalle sconfitte"

"E' esattamente questo il senso della sfida che siamo chiamati a giocarci. Se lo faremo dedicando ogni stilla del nostro sudore non a mille noti campioni ma a un gioco reso immortale da milioni di giocatori sconosciuti, vinceremo. Nel nome degli infiniti e oscuri portieri che pregano, terzini che picchiano, mediani che sanguinano, laterali che inciampano, centrocampisti che annaspano e attaccanti che non sanno mai come diavolo girarsi verso quella stramaledetta porta. I nostri compagni, in campo e nella vita. Quelli a cui si deve la misteriosa, stupenda e democratica bellezza del Calcio"
Ciao a tutti!
Ps Anche quest'anno sto partecipando alla sfida Lettori extralarge di Anobii.  A proposito, potete andarvi a leggere altre recensioni più complete e precise della mia e vedrete che vi convincerete a leggere questo libro!

Comunque, tornando alla sfida, ho appena rilanciato a 75 libri, dal momento che grazie a un'estate di intense letture avevo raggiunto l'obiettivo iniziale di 65. Questo per dire che avrei parecchi tomi da recensire e, per fortuna!, solo pochi di questi meriterebbero pesante stroncatura.
Il tempo e la voglia sono sempre scarsi, ma prometto (in particolare a mia cugggina mia cugggina, una delle poche lettrici continuative del mio blogghetto) che presto o tardi provvederò a scrivere qualche recensione, magari cumulativa.

3 commenti:

  1. Non amo particolarmente il calcio( io son di Firenze e se capito guarda la Fiorentina ma senza particolare fanatismo!) , ma amo quello che rappresenta per gli uomini, aggregazione, un argomento su cui discutere e/o litigare sempre, un modo per fare sport ( la partitella di calcetto è un classico fra maschi!) e poi trovo che il calcio ( e gli sport di squadra in genere) aiutino a formarsi il carattere quando si è piccoli...
    Quindi mi incuriosisce questo libro che, son sincera , avessi visto in libreria forse avrei snobbato a favore d'altro...leggendo la tua recensione magari invece lo valuto tra i prossimi libri da leggere!

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  2. cara cuggina bene!!! aspetto con asia le tua recensione cumulativa, son sempre a caccia di bei libri consigliati da chi se ne intende e ha gusti simili. Se hai voglia, il libro di sellerio di colin dexter "al momento della scomparsa la ragazza indossava" -che ho scoperto per caso- è davvero un giallo ben scritto, coinvolgente e appassionante.in inghilterra il suo ispettore Morse è popolarissimo. lo conoscevi?? intanto ho comprato anche carofiglio (non ancora letto) e camilleri( sono sua grande fan, ma questa "la setta degli angeli" non mi ha convinto. forse per colpa dell'argomento, davvero triste). Mentre sul mio comodino giacciono ancora l'ultimo di franzen e meridiano di sangue di mcCarthy... sogno interi wend con libri,dvd e cibo, per recuperare tutto quello che mi sto perdendo.una bacio. ps complimenti hai superato i 10mila lettori!

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  3. ciao cuggina! Grazie per commento e grazie di reggere miei vaneggiamenti internettari (sorella, fratelli e altre amichette se ne guardano bene!).
    Conosco Dexter, avevo letto (e apprezzato) il primo con Morse. Se vuoi te lo passo. E' questo:
    http://www.anobii.com/books/Lultima_corsa_per_Woodstock/9788838924408/016c9e9e32f5e2a3e0/

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