lunedì 31 ottobre 2011

Bambini e regole (con sane eccezioni)

Visto che il blog si chiama Mamma part time, sarà anche il caso che ogni tanto io scriva qualche post su  maternità e pargolanza.
Eccone uno:


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Da piccola i parenti mi chiamavano "la Tetesca" perchè erano convinti che io fossi dotata di precisione e durezza teutonici. Non avevano tutti i torti: ero una bimba meticolosa a scuola e nella vita, collezionavo di tutto, archiviavo, amavo parole crociate e puzzle, ero diligente e odiavo il caos. In più ero (lo sono ancora!) timida e mi nascondevo dietro una facciata spigolosa per "resistere agli urti della vita".
Crescendo sono diventata più cazzara e meno precisina. L'arrivo dei Tugnelli ha poi pesantemente inciso sul mio ordine casalingo e pure su quello personale.
Dopo poco io e il mio compagno ci siamo facilmente resi conto che sperare di regolare totalmente dei bambini è mission impossible e per altro pure inutile e rischiosa. Sai cheppalle avere figli inquadrati a nostra immagine e somiglianza? Poi comunque a certo punto si rivolterebbero con un sonoro "Ah Mà, Ah Pà..ma vaffa..!!" .
Quindi abbiamo individuato dei punti fermi, sui quali non transigere, concedendoci di sbracare su altri aspetti, per noi, meno importanti.
Per fortuna io e il padre dei Tugnelli ci siamo trovati in sintonia su come tirar su le belvette e la sua idea "Amore e paletti" si è fusa con la mia "Gentilezza e cortesia il mondo più bello che ci sia" per dar vita a un'impostazione comune che, salvo qualche ovvia eccezione, condividiamo.
Il che, tradotto in pratica, ha significato le seguenti linee d'azione:
- mai nel lettone, salvo miei addormentamenti ai tempi della poppata notturna e qualche notte NO
- routine piuttosto rigida nella quotidianità: lavaggi/cena/tv/lettura libro, il tutto entro le 21 circa. Lo schema salta fuori dalle mura domestiche e durante le vacanze.
- sempre perfavore e grazie
tv solo dopocena con programmi scelti tra quelli preregistati con MySky (santo subito)
-tutte le coccole del mondo, ma quando si deve fare una cosa (lavarsi, uscire, vestirsi..) dopo l'ennesimo richiamo scatta la procedura coatta (ti lavo, ti vesto etc io, ma di potenza!)
-papà e mamma sono intercambiabili. La tendenza è pretendere per prima cosa la mia attenzione. Ma grazie a un superbabbo disponibile e al mio essere mamma part time, i tugnelli hanno ormai capito che non c'è solo la mamma! Pannolini, pappe, addormentamenti etc etc ce li siamo sempre smazzati  tutti e due. Non equamente per i primi anni, perchè durante il giorno a casa c'ero io. Ma il babbo poi recuperava:  la sera, le notti e nei we e non si è mai tirato indietro.

In linea di massima la nostra idea è che non decidano solo loro.
Siamo consci del fatto che la nostra vita personale e di coppia sia per fortuna e per forza di cose cambiata, ma non del tutto. Quindi possiamo uscire la sera, regalarci we solo nostri, non dar per scontato che si debba essere sempre interrotti mentre si chiacchiera, ascoltare in macchina anche musica non bimbesca (ormai sono abituati alla radio e ai miei cantautori) e altre cose così.
In definitiva potrei riassumere con "decidete quasi sempre voi, ma esistiamo anche noi", nonchè "scegliamo pensando a voi, ma non deve diventare un massacro per noi".
Ovvero proviamo a soddisfare i loro desideri, ma non siamo disposti a sostenere costi esorbitanti in termini di fatica, tempo, soldi.
Esempi ce ne sarebbero a bizzeffe.
Tipo: Certo che ti faccio regalino..ma non passo il pomeriggio a girare per negozi per cercare il modello xxxx del Beyblade. Certo che ti compro la merenda, ma se nel bar in cui siamo entrati non c'è la brioche al cioccolato con pezzettini tondi, non esco e rientro in altri 3 bar finchè la troviamo. Certo che puoi vestirti tutto di rosso, ma non asciugo col phon la canottiera di Ben Ten  perchè vuoi proprio quella. Etc, etc, etc , etc all'infinito.

Questo in linea di massima. Poi capita che il Tugnello sia stanco e in piena crisi di pianto e la mamma tetesca finisca per dargli un cioccolatino poco prima di cena. Che la Tugnella sia nervosa ed io acconsenta ad evitarle la doccia. Ma ogni volta, la parola d'ordine è ECCEZIONE.

Prima di diventare genitori, eravamo convinti che non avremmo mai ceduto alla logica del compromesso. Chi conosce i bambini, sa che è impossibile! E, d'altronde, anche noi grandi il più delle volte facciamo o non facciamo le cose per nostro tornaconto personale.
Naturalmente questo non significa che i Tugnelli siano abituati a fare le cose solo in vista di qualcosa in cambio, ma certamente vengono blanditi e gratificati in abbondanza! Questo anche per tranquillizzare qualche lettrice timorosa di un regime troppo duro. Macchè!!

ps Per la cronaca ho amiche che mi considerano un'inflessibile e altre che mi danno della "troppobuonachedevesemprespiegaretuttoaifigli". Chissà magari vuol dire che sono più o meno a metà strada tra la versione signorina Rottenmeier (vedi sopra) e la versione "genitori di Salina" di Morettiana memoria (vedi sotto).
Forse non sarebbe malaccio!!!
Ciao a tutti

1 commento:

  1. Per i "babbi" che leggono questo post: sostituire la mamma e' faticoso e in realta' ...impossibile. Ma se per tante cose c'e' mastercard, il tempo speso coi tuoi figli non ha prezzo.


    E poi saranno loro a scegliere in che ospizio infilarti :-)

    Il Babbo

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