mercoledì 7 novembre 2012

Mamma part time e ora anche cuoca part time

Dopo soli 4 mesi di assenza ingiustificata, ariecchime!
Se proprio volessi, potrei provare a trovarmi qualche scusa più o meno valida da scrivere sul libretto delle assenze, ma temo che la prof non approverebbe le spiegazioni tipo: pigrizia atavica, un chezz da raccontare, iperlavoro, scazzo generalizzato e compagnia brutta.
Il mio ultimo post risale a luglio, il sole illuminava e scaldava Milano durante giornate che sembravano infinite (cit. le distanze di Gucciniana memoria) e le vacanze erano di là da venire.
Ora siamo a Novembre, si è appena concluso un freddo e bigio ponte dei Morti e, grazie al ritorno all'ora solare, alle 5 e mezza 1/2 è già praticamente notte.
Sono ricominciate le scuole e anch'io ho ripreso a frequentare la mia vita di mamma-"moglie"-netclipper.
Dopo le mattane estive, quando mi ritrovo a scalpitare per ansia di libertà e novità, il rientro è sempre difficile perchè la routine, a cui nel frattempo mi sono disabituata, all'inizio mi sta stretta.
Ma ora, dopo qualche settimana di aggiustamento, me la sento come un tubino nero cucito addosso che non tira e non fa pieghette.
Quest'autunno mi sento bene con me e con chi mi circonda e i miei dubbi ricorrenti sulle scelte fatte sono al momento sopiti. Sono serena e piena d'entusiasmo per il futuro.


Mi sono data alla cucina!
Chi mi conosce strabuzzerà gli occhi ricordando i miei mitici papponi*, i tranci di pizza spessa del Cerro ardente, le vaschette di spaghettini cinesi e tutto il cibo sanissimo da me ingurgitato per anni.
Adesso preparo torte, mi diletto tra muffins dolci e salati (perfette le ricette del blog Italians Do Eat Better!), torte rustiche, paste al forno, scaloppine, involtini e tanto altro.
Sfrutto la grandiosa app di Giallozafferano che mi garantisce ricette semplici e di sicura riuscita e mi diverto a sperimentare per poi far testare alle mie cavie i manufatti culinari che produco.
Mi era venuta una mezza idea di trasformare questo mio blog senza capo né coda in  una roba tipo "Cuoca part time: ricette per gente con poco tempo, poca fantasia e scarsa manualità", se non fosse che per lavoro giro quotidianamente nella Blogosfera e so bene di non poter tenere il passo, causa mia inesistente competenza e scarsissima costanza, delle migliaia di foodbloggers che la popolano.
Peccato, perché quelle che invece abbondano di abilità culinarie e presenza sul web sono richiestissime dalle aziende alimentari e ricevono da esse pacchi di prodotti da testare e inviti a eventi gastronomici, cose che non disprezzerei affatto!

Abbandonata la pazza idea del food blogger, ho ora in testa un'altra idea meravigliosa (cit. Cesare Ragazzi): l'autonomia!!!
Nei prossimi mesi, la mia collega ed io ci metteremo in proprio. Ne stiamo discutendo da un po' analizzando tutti gli aspetti dell'iniziativa con l'aiuto di generose dosi di spritz (io) e vodka sour (lei).
Nel prossimo post vi racconterò quanto emerso dai nostri brain (alcool) storming.
Buona giornata a tutti